Notte di San Lorenzo, tra tradizione, arte e significato
Il 10 agosto è la “notte di San Lorenzo”, meglio nota anche come “notte delle stelle cadenti” o ancora “notte dei desideri”.
Tuttavia, erroneamente a quanto si crede, quelle che vediamo in cielo non sono affatto stelle ma meteore, le Perseidi (dalla costellazione di Perseo), che attraversano i cieli da fine luglio a fine agosto, con un picco di visibilità tra il 10 e il 12 agosto.
Come nasce la “notte di San Lorenzo”?
La tradizione affonda le sue radici nell’antica Roma, in cui agosto era il mese dedicato all’imperatore Augusto.
In questo periodo venivano compiuti rituali per invocare la fertilità della terra.
Tra questi vi era una sorta di processione in cui veniva trasportato in mezzo alla gente il “fallo di Priapo”, dio della fertilità.
Le stelle cadenti sarebbero state l’allegoria dell’eiaculazione del dio che avrebbe reso fertili i campi.
Più tardi nel tempo, le “lacrime” di Priapo divennero quelle di San Lorenzo, morto martire proprio il 10 agosto, a soli 33 anni .
Esistono due versioni per la morte di questo santo vissuto nel III secolo:
- in una le stelle cadenti sarebbero le lacrime versate dal santo durante il martirio;
- nell’altra le stelle cadenti rappresenterebbero le scintille del rogo su cui venne bruciato (ecco perché spesso vengono indicate anche come “fuochi di San Lorenzo“).
Le stelle cadenti più note dell’arte
L’arte ha da sempre celebrato la “notte delle stelle cadenti”, con opere davvero meravigliose.
Ad esempio, “Notte stellata sul Rodano” di Vincent van Gogh del 1888, oggi conservata al Musèe d’Orsay di Parigi.
“Guardare le stelle mi fa sempre sognare, così come lo fanno i puntini neri che rappresentano le città e i villaggi su una cartina. Perché, mi chiedo, i puntini luminosi del cielo non possono essere accessibili come quelli sulla cartina della Francia?”
Vincent Van Gogh
Oppure, “Stelle cadenti” di Joan Mirò del 1938, in collezione al National Gallery of Art di Washington.
“Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti.”
Joan Mirò
E ancora “Stelle cadenti” di Jackson Pollock del 1947 in collezione privata.
Jackson Pollock è stato un pittore americano, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’espressionismo astratto o action painting.
Anche Boite en Valise Arte vuole rendere un personale omaggio a questa particolare serata dell’anno.
E lo fa con le opere dell’artista Walter Valentini, il cui universo appare articolato tra costellazioni, pianeti e satelliti, in un avvilupparsi di forme e schemi logici, proprio come la punta secca con retouche a foglia oro “Disegni del cielo” presente in galleria.
L’arte antica ritorna attraverso Vitruvio e l’impiego dell’arco assume valenza centrale nelle composizioni di carattere architettonico o nelle immagini di città imperiali.
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