La determinazione della sua Easy Queer non si ferma di fronte a niente.
Diritti negati, offese gratuite, mancato riconoscimento della propria esistenza hanno scavato rughe profonde in fondo alla sua anima.
Nonostante questo, la testa rimane dritta verso il riconoscimento di una realtà che necessita di essere tutelata.
Lo sguardo è determinato, pensando alle conquiste, ma d’altronde infelice perché innumerevoli sono le occasioni in cui viene definita ancora “diversa”.
Quest’opera nasce in occasione della Giornata Internazionale della Donna grazie alla partecipazione all’evento organizzato da “Non una di meno Lucca” ove si è parlato dell’autodeterminazione e il diritto alla salute sessuale e riproduttiva delle donne e di saperi transafemministi.
La raffigurazione può essere inserita nel così detto movimento del “femminismo digitale” che, grazie alla sua universalità, riscrive la natura del movimento rendendolo sempre più accessibile e democratico.
Questo tipo di “femminismo 2.0”, secondo la scrittrice Kira Cochrane, apre le porte al dialogo e allo scambio in quanto sempre più inclusivo e collaborativo: i social media, infatti, hanno semplificato l’accesso all’informazione rendendo più efficace la divulgazione e ridefinendo le prospettive del dibattito femminista che diventa, quindi, maggiormente radicalizzato e istantaneo.
Lo skateboard (o skating) è uno sport nato in California negli anni sessanta che si pratica con uno speciale attrezzo, lo skateboard, ovvero una tavola con 4 ruote: due anteriori e due posteriori.
In un certo senso, si può dire che lo skateboard sia stato inventato per permettere ai surfisti di praticare il proprio sport anche in assenza di mare mosso.
Grazie a questa disciplina, COL3A1 ha imparato ad “ascoltare” il suo corpo, i suoi legamenti, i suoi movimenti, fino a trovare la giusta coordinazione.
L’emozione vera, però, nasce da un’evoluzione specifica o improvvisata, più o meno pericolosa…
E a volte é necessario ricordare che solo i gatti si dice abbiano 7 vite…